mercoledì 27 aprile 2011

Love can change the musicians - 6


E siamo arrivati, pian pianino, ai "piani alti" dei Four Fried Fish. Senza nulla togliere a ogni singolo musicista è innegabile che se c'è un leader quello è Flamiano (Mazzaron). E' stato proprio Flamiano a dare il "la" al gruppo ideando questo simpatico nome. Ed è Flamiano che ne ha dettato le linee guida. Inoltre è l'autore di quasi tutti i testi e di gran parte delle musiche , direi che la qualità di "leader" ci sta tutta. Poi ovviamente manca il sottoscritto ma non è ancora il mio momento. In "love can change everything" Flamiano è spesso coautore dei brani, autore dei testi e voce. E' stato fondamentale, come è giusto che sia, durante la pre-produzione ovvero quando ci trovavamo segretamente nel mio mini-studio ad arrangiare i brani. "Metti un piatto qui" "un rullante di la" "questo no" "qui facciamo un solo" e via discorrendo per un periodo molto lungo che va da febbraio a luglio 2010. In pratica grazie al nostro lavoro siamo arrivati a presentare agli altri componenti un disco pronto, o meglio pre-pronto. In studio, dopo la prima felice esperienza, Flamiano è arrivato sicuro e pronto ed ha retto non solo alle estenuanti sedute artistiche ma anche alle mangiate pomeridiane a base di pizze Tarzan, poLpelmo arachidi e patatine.

GIUDIZIO FINALE: buon compositore e paroliere, pronto al sacrificio artistico umano ed alimentare, utilissima guida nella pre-produzione. 10


Love can change everything è sempre in vendita sul sito! Ascoltate, acquistate e sostenete i Four Fried Fish !!!




giovedì 14 aprile 2011

...e domani comincia ufficialmente il progetto MUSICAL BLOG

Perchè produrre un CD oggi? Salvo avere alle spalle una massiccia operazione pubblicitaria (che comunque non garantisce risultati) vendere un cd oggi è difficile, impossibile. Ci si accontenta delle briciole e, nella maggior parte dei casi, lo si fa perchè è un traguardo a lungo sognato ed oggi possibile per svariati motivi. Certo esiste la vendita della musica liquida, ma non cambia di molto il risultato. 
Comunque eccomi qui. Quando son partito con il Musical Blog sapevo che sarebbe stato quasi un mio dovere riassumere in un CD un po' del mio lavoro.
Un CD ben fatto, che suonasse molto meglio dei miei improbabili (ma simpatici, ammettetelo) mix. Dopo le due positive esperienze con i FOUR FRIED FISH ho eletto a mia casa della musica ideale gli studi di Preganziol (Area Magister). E Andrea Valfrè e Marco Lincetto, i due tecnici audio, sono sicuramente parte della mia famiglia in quanto hanno garantito sempre delle splendide giornate in sala ed un ottimo risultato finale. Quindi proprio a questa famiglia spetterà il compito di concepire questo CD a lungo rimandato (per altri progetti che conoscete). In questo caso spetterà ad Andrea l'arduo compito di montare i miei brani e di riprendere al meglio i musicisti che ci suoneranno sopra nonchè di mixare il tutto. Mentre con ogni probabilità il caro Marco interverrà semplicemente alla fine curando il mastering .

Inizialmente dovevo semplicemente far remixare i brani. Poi si è deciso di far risuonare alcune parti per dare una maggior vivacità al prodotto finito. Vedremo se sarà valsa la pena di affrontare un impegno maggiore. Io penso di si viste le persone che scenderanno in campo.

I prossimi tre giorni saranno i primi di una serie di sessioni che si protrarranno per tutto il 2011. Sabato e domenica registreremo le parti di batteri, di flauto e di chitarra. Più avanti sarà il momento di un quartetto d'archi, di qualche percussione, della mia voce e di nuove tracce di pianoforte (ebbene si, nessun piano campionato bensì il caro vecchio Steinway di Preganziol ! ).

Maggiori informazioni su musicisti, brani e tante altre curiosità saranno date nei prossimi giorni. 

Una cosa è certa, questo CD chiuderà un ciclo. Il Musical Blog è nato nel 2005 (circa) con l'obiettivo personale di capire meglio la musica, dei nuovi modi di distribuirla, dei nuovi modi di condividerla. Sei anni sono abbastanza per aver capito alcune cose, per aver maturato altre convinzioni. Una crescita che si tradurrà in un nuovo corso e nuovi progetti di cui però parlerò fra un anno o più .

Vi ricordo che tutti avete la possibilità di "sovvenzionare" questo mio progetto con una donazione come spiegato nella colonna alla vostra sinistra. Qualcuno ha già provveduto, e a questo qualcuno va il mio ringraziamento di cuore (per il momento mi limito ad un semplice ringraziamento, poi arriverà altro).

Grazie e ... buon ascolto. Vi ricordo che un altro bel modo per sostenermi in quello che faccio è acquistare la musica che già è uscita, sempre nella colonna a destra sono in vendita i CD dei Four Fried Fish (love can change è uscito da poco più di un mese). Musica libera, senza imposizioni dall'altro, musica che esce direttamente dalla nostra vita.

domenica 3 aprile 2011

Torna THE WALL, a Milano


The Wall, indiscussa (o discussa) opera dei Pink Floyd, scritta quasi interamente da Roger Waters. E proprio l'ex bassista dei Pink ha deciso l'anno scorso di riportare THE WALL in giro per il mondo. Cosa che era successa in parte all'uscita dell'album, con una quarantina di date e costi altissimi. Ebbene con il bimbo che vedete nella foto mi sono gustato la prima data italiana (venerdi 1 aprile). Puntualissimo anzi in anticipo, lo spettacolo è stato all'altezza della fama del disco. Una carrellata di emozioni, dal ricordo di brani ascoltati moltissime volte, l'intensità della voce di Waters (un 66enne ancora molto in forma), gli effetti sonori e visivi spettacolari. Posso dire di avere assistito al miglior spettacolo mai visto fino ad oggi. Pieno di riferimenti politici e di risposte che allora non venivano date, suonato da una band all'altezza (e qui molti avrebbero voluto rivedere tutti i Pink Floyd ovviamente), trascinato da un Waters pieno di energia ed un pubblico meraviglioso che ha aggiunto ancora emozioni, con applausi caldi in momenti perfetti.
I veri capolavori lo sono a distanza di anni e penso di poter scrivere che THE WALL lo è. E il massimo degli onori va anche a tutti i tecnici che hanno creato una "macchina perfetta", animazioni ed effetti perfettamente sincronizzati con la musica. Un impatto audio maestoso che ha permesso un ascolto di qualità altissima.

Ed il muro alla fine è caduto per l'ennesima volta, per volere di tutto il pubblico che urlava "tear down the wall". E non poteva essere altrimenti.